"Chiedo al ministro dell'Interno se esistano le condizioni per sciogliere il Consiglio Regionale del Lazio per corruzione al fine di indire nuove elezioni da accorpare, per ovvii motivi di economicita', alle prossime elezioni politiche e, nel caso di Roma, provinciali". Lo ha dichiarato il deputato del gruppo Misto Angelo Santori, ex vice coordinatore provinciale di Roma, commentando la situazione nella Regione Lazio.
"Il dramma che ha colpito la Giunta Polverini, travolta dalle note vicende dei fondi pubblici usati per fini privati -sottolinea Santori-, non ha ancora convinto il Pdl a votare il Decreto anticorruzione in Parlamento ne', tantomeno, ha convinto assessori e consiglieri del Lazio che e' giunto il momento di rassegnare le dimissioni". (segue)
(Adnkronos) - In una lettera aperta, dello scorso gennaio, ai vertici nazionali e regionali del Pdl, Santori aveva gia' rappresentato il proprio disagio quando, rientrato in Parlamento, aveva deciso di aderire al gruppo Misto, profondamente convinto che "la scelta scellerata del mantenimento delle posizioni acquisite, della difesa dei privilegi degli amici e dell'autoreferenzialita' di una classe politica che ha perso il senso della misura e il contatto con il Popolo che dovrebbe rappresentare avrebbero segnato la fine di questa stessa classe politica ed anche del sistema Paese".
Lascio alla magistratura, aggiunge il deputato, "il compito di individuare le responsabilita' ma va sottolineato che non dobbiamo rincorrere l'individuazione di sistemi di controllo dei fondi pubblici e come questi vengono utilizzati in ambito regionale, infatti questi sistemi esistono gia'… basta solo applicarli. Ed ancora, quelli che ora puntano il dito sugli altri, prima dove erano?. Le continue manifestazioni di delusione nei confronti dei partiti -conclude- stanno a significare che vi sono ancora forze positive da convogliare nel rilancio del nostro Paese".
(Fonte: Adnkronos)
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